Piazza Vittorio Emanuele II (Piazza Maggiore)

Intitolata al primo re d'Italia Vittorio Emanuele II, ma meglio nota come Piazza Maggiore, l'antica Platea Maior, ribattezzata «Karl-Platz» durante la prima guerra mondiale, l'ampia e scenografica piazza domina il Colle delle Capre. I rinvenimenti archeologici hanno confermato la presenza in zona di strutture archeologiche di notevole interesse, prossime a un lastricato pertinente a un'area pubblica scoperta: il Foro o un'altra costruzione monumentale che concludeva scenograficamente l'articolazione urbana della città romana sul versante collinare. A nord lo slargo è delimitato dalle Fontane Lombardesche sormontate dalla Chiesa di San Rocco e Sebastiano e lo skyline è caratterizzato dal profilo del Castello "detto di Alboino", con le torri del Campanon e dell'Orologio.

A ovest, all'imbocco di via Paradiso, si nota il neogotico palazzo Guarnieri, dalle finestre trilobate, costruito nel 1835 dall'architetto Giuseppe Segusini in luogo di un'originale gotico. Di fronte, sul sito dove sorgevano la demolita chiesa di Santo Stefano e la Loggia pubblica, vi è un edificio ottocentesco che in facciata reca il busto di Giuseppe Segusini, opera di Valentino Panciera Besarel. Al Segusini si deve il rimaneggiamento della piazza nella seconda metà dell'800 quando sostituì la pavimentazione in mattoni riquadrati in pietra con l'acciottolato e aprì la strada sul lato occidentale. A sud-ovest vi è il Palazzo della Ragione, sorto dopo la dedizione a Venezia del 1404 e ricostruito in un lungo periodo a seguito della distruzione del 1510 e i palazzetti Bovio-Da Comirano così denominati poiché nella prima metà del Cinquecento la maggior parte della schiera edificata sul fronte sud della piazza apparteneva ai fratelli Zanaldo e Francesco Bovio, con l'esclusione della porzione d'angolo verso ovest, di proprietà dell'"aromatario" Romagno da Comirano. Addossato ai palazzetti, all'incrocio con via Luzzo, si trova il cinquecentesco palazzo Zugni con scene figurate affrescate attribuite al giovane Pietro de' Marascalchi. Due palazzi adiacenti porticati, un tempo appartenuti alle famiglie Gazzi-Porta, chiudono il lato orientale della piazza Maggiore, tra salita Ramponi e via Luzzo. Al centro della piazza si fronteggiano le statue di Vittorino da Feltre e Panfilo Castaldi, opere di Costantino Corti inaugurate nel 1868.

Piazzetta delle Biade