Castello di Lusa

Il castello di Lusa è un’antica dimora feudale appartenente a un sistema difensivo dei vescovi di Feltre e Belluno. L’edificio sorge sul sito di un castelliere del tardo periodo del bronzo occupato anche in epoca retica e romana. I primi documenti che lo menzionano sono una antica trascrizione riguardante la conquista del presidio avvenuta nel X secolo da parte del vescovo di Belluno, Giovanni Tassina e un diploma imperiale, stilato nel 1116 a Landriano, da Federico Barbarossa, che sancisce la restituzione del castello di Lusa al Principe Vescovo Ottone di Belluno. L’edificio seguì le sorti travagliate del territorio bellunese, eventi sismici, azioni belliche e, infine, il decreto emanato dalla Repubblica Veneta nel XV secolo che ordinava di smunire gli apparati difensivi dei castelli e, in taluni casi, la loro distruzione. Il presidio di Lusa venne ricostruito dopo il sisma del 1348 e successivamente fu trasformato in residenza di campagna dall’omonima famiglia Lusa, che lo possedeva già dal medioevo.

Dopo un lungo restauro, che ha restituito le strutture al loro antico prestigio, il luogo ospita un’ampia raccolta di arredi e di oggetti di arte applicata attinenti alla cultura veneta e, più specificatamente, a quella bellunese. E’ dotato inoltre di un cospicuo patrimonio librario di storia dell’arte donato dal Professor Terisio Pignatti e di un ampio archivio riguardante testimonianze del costume e delle attività artigianali antiche, restauri e ricerche sul patrimonio edilizio e storico della regione.

Castello di Lusa
Castello di Lusa