Palazzo Tomitano - Monte di Pietà

Palazzo Tomitano deriva dall’accorpamento di alcuni edifici, l’antico Fondaco delle Biade e un “privato ritiro di soli dieci religiosi”, attuato dopo il 1542 grazie al lascito del ricco mercante Andrea Crico. La decorazione esterna coeva, restaurata grazie a un progetto Interreg 3A Italia - Austria, è realizzata a graffito e tra finte architetture riportava le scene policrome, ormai non più leggibili, della Madonna col Bambino e angeli, San Francesco che riceve le stigmate e Cristo in pietà. Una modesta statua di Domenico Falce effigiante il Beato Bernardino Tomitano sormonta il timpano del portone d’ingresso.

La sala interna, con accesso da via Paradiso, presenta una fascia affrescata a grottesche e stemmi; conserva inoltre i banchi di legno del Monte di Pietà.
La stanza della cassaforte ha le pareti interamente decorate con motivi seicenteschi a finta tappezzeria e il soffitto a volta con cassettoni dipinti. In una lunetta sopra la porta è effigiata la Resurrezione di Cristo.

 

Palazzo Tomitano - Monte di Pietà
Palazzo Tomitano - Monte di Pietà