Chiesa di Ognissanti

La chiesa di Ognissanti si trova fuori dalle mura, nel Borgo Ruga. La cerimonia di ampliamento e ricostruzione avvenne il 7 marzo 1316 alla presenza del vescovo Alessandro Novello, del podestà Pietro Bonaparte di Treviso e del priore agostiniano Graciadeus de Parionibus di Mantova. Il campanile trecentesco, venne ultimato nel XV sec., secondo quanto attesta la data apposta su un mattone del lato nord. Limitati furono i danni arrecati dall’incendio del 1510 alla struttura che, fino alla soppressione operata dalla Repubblica di Venezia nel 1768, ospitò il convento. Nel 1775 l’edificio entrò a far parte dell’Ospedale di Santa Maria del Prato e nel 1838-39 fu ampliato. La chiesa, sconsacrata, è inserita nelle strutture già adibite a sezione neuropsichiatrica dell’ospedale e ora a campus universitario.

La semplice facciata presenta a sinistra del portale il sarcofago Rainoni (XIII – XIV sec.) finemente decorato e sormontato da un baldacchino del XIX sec. disegnato da Alberto Alpago-Novello. All’interno, costituito da un’unica ampia navata con capriate lignee, emergono dall’intonaco sulla destra lacerti di affreschi del XIV – XV sec. Sulla parete absidale di fondo compare un Compianto di Cristo (XVI sec.) e ai lati decorazioni a finta tappezzeria e grottesche. L’altare maggiore in marmo policromo è sormontato da un tabernacolo con figurine di putti.

Nel chiostro in quattro lunette affrescate dell’ultimo quarto del XVII sec., siglate G. Ventura, sono narrati i Miracoli di S. Agostino. Nell’attigua sacrestia, caratterizzata dall’elaborato arredo in legno intagliato, campeggia lo straordinario affresco di Lorenzo Luzzo effigiante L’apparizione di Cristo a S. Lucia e a S. Antonio Abate del 1522.

Foto Tita Rossi - Agorà Libreria Editrice