Chiesa di S. Maria degli Angeli

Il monastero delle Monache Clarisse e la chiesa annessa furono eretti dal Beato Bernardino Tomitano nel giugno 1492 e terminati nel 1504. Il monastero venne soppresso nel dicembre 1806, per ordine di Napoleone e diventò caserma militare. L’edificio, ristrutturato da Giuseppe Segusini nel 1856, presenta un portale cinquecentesco sormontato da una lunetta con l’affresco della Madonna degli Angeli attribuito alla bottega di Marco da Mel.

All’interno sono conservate La Madonna con Bambino e angeli di Pietro de' Marascalchi, affiancata dal Beato Bernardino Tomitano e da San Francesco attribuiti a Lorenzo Luzzo, l’Assunta di Gerolamo Turro e L’alluvione del Colmeda di Jacopo Bassano. Dall’esondazione del Colmeda del 1564 la tradizione vuole emerso il Cristo portacroce su rame esposto su uno degli altari. Nella cappella claustrale, oltre all’altare settecentesco, si trovano il trono scolpito della badessa del monastero, le statue lignee di S. Chiara e S. Francesco d’Assisi (sec. XVII), S. Pietro e S. Paolo (sec. XV), di scuola tirolese. Nella chiesa le cinque vetrate istoriate furono realizzate dall’artista fiammingo Raph Huet nel 1980.

 

Chiesa di S. Maria degli Angeli
Chiesa di S. Maria degli Angeli