Andar per campi

Gli scorci concessi dalle fasce collinari e pedemontane della Valbelluna e del Feltrino spesso appaiono come armoniche immagini di un tempo agreste sospeso.
L’ampiezza del contesto pedemontano e la felice esposizione permettono l’avvicendarsi di insediamenti, anche di antica origine, posti in corrispondenza di naturali assolati spazi e terrazzi.

L’alpe si raggiunge in continuità, facilitati anche dalle numerose profonde incisioni regalate dall’azione indefessa di meravigliosi torrenti come lo Stien e il Caorame. L’agricoltura e l’allevamento di sussistenza da un lato e l’organizzazione del latifondo dall’altro ritmarono la storia di questi luoghi lasciando tracce ancora leggibili.

I luoghi restituiscono un carattere identitario che passa per gli ampi respiri degli spazi e per le particolari angolature della luce durante le stagioni e le giornate.

TRACCE DELL’UMANO SENTIRE IN NATURA

Le presenze di tipiche metodologie di coltivazione distribuiscono nel paesaggio appezzamenti caratterizzati da colture
ortofrutticole, cereali e radi filari, intervallati e equilibrati da foraggiere, viali regolati da siepi e alberi, prati, terrazzamenti e boschi.

Tutto ciò rende molti luoghi estremamente evocativi, carichi di significati legati all’uomo ed al suo rapporto con l’ambiente. Le tracce dell’umano sentire in natura sono molteplici, tanto da farne parte e prendere vigore nell’arte, così ispirata dai luoghi e altrettanto ben rappresentata nel centro storico della città di Feltre. Qui la ruralità è parte dell’estetica del paesaggio

Casa Rurale Feltrina
veduta Feltre